Video sul Transatlantico


giovedì 15 gennaio 2009

Il Normandie...

Il Normandie doveva essere il più veloce transatlantico sulla rotta transatlantica per competere con la inglese Queen Mary,ma non solo per velocità la nave doveva stupire, infatti venne decorata ad arte. Ma la sua distinzione dalle altre navi era la sua lunghezza che per la prima volta superava i 3oo metri.
Considerato da molti come il più bel transatlantico mai costruito, era anche, al momento del suo varo nel 1932, il più grande. Nel 1942 fu requisito dalla marina americana per essere convertito in nave trasporto truppe, (rinominato come USS Lafayette (AP-53)) con una capacità di trasportare oltre 10.000 soldati. Durante i lavori nel porto di New York, si sviluppò un incendio e il transatlantico si capovolse sotto il peso dell'acqua versata dai pompieri. Recuperato fu comunque disarmato nel 1946.

La situazione internazionale ne sconsigliò il rientro a Le Havre, specialmente dopo la resa della Francia alla Germania nel giugno del 1940. La nave rimase in banchina per due anni fino a quando i giapponesi non bombardarono Pearl Harbour il 7 dicembre del 1941. Quattro giorni dopo venne posta sotto sequestro dal Governo degli Stati Uniti d'America che ne decise la trasformazione in unità per il trasporto truppe verso l'Europa. I lavori iniziarono immediatamente, a cominciare dalla riverniciatura in grigio dello scafo e, in memoria dell'antica alleanza con i francesi, venne ribattezzata U.S. Lafayette.
I tempi stringevano, il lavoro procedeva febbrile e, forse, non con la cura e l'attenzione necessaria tanto che, il 9 febbraio, le scintille provocate dalla fiamma ossidrica di una saldatrice finirono su una pila di giubbini di salvataggio fabbricati in kapok, un materiale altamente infiammabile. Le fiamme divamparono in un attimo. Il sistema anticendio, pur efficientissimo, era stato scollegato a causa dei lavori e le manichette delle autopompe newyorchesi non erano compatibili con gli attacchi della nave francese. Fu l'inferno.
I battelli antincendio fecero del loro meglio ma fu tutto inutile, se non dannoso. Il loro intervento riempì i ponti di così tanta acqua che la nave si destabilizzò. In piena notte, alle 2.45, l'ex Normandie si girò su un fianco, rifiutandosi per sempre di diventare uno strumento di guerra. Il conflitto mondiale era entrato nel suo periodo più intenso e non c'era nè il tempo, nè la volontà, di rimuovere il transatlantico da quella, ingloriosa, posizione. Quella visione, entrata paradossalmente nel panorama quotidiano della città, colpì l'occhio del regista Alfred Hitchcock che la inserì in un suo film del 1942, I Sabotatori (Saboteur) che, tra l'altro, si chiude con un drammatico confronto sulla Statua della Libertà.